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Salvata casa all'asta e debitore riammesso a pagare mensilmente le rate del mutuo

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Sovraindebitamento Latina - Grazie alle novità introdotte dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (c.c.i.i.), un cittadino sovraindebitato è riuscito a salvare la propria abitazione e a riprendere il pagamento del mutuo nonostante fosse stato precedentemente risolto dalla banca. È quanto accaduto recentemente presso il Tribunale di Latina, dove è stato approvato un piano di ristrutturazione dei debiti predisposto dagli avvocati Andrea Tiralongo e Luca Torregrossa, professionisti di Sovraindebitamento Latina.

L’articolo 67, comma 4, del c.c.i.i. prevede che “è possibile prevedere anche il rimborso, alla scadenza convenuta, delle rate a scadere del contratto di mutuo garantito da ipoteca iscritta sull'abitazione principale del debitore se lo stesso, alla data del deposito della domanda, ha adempiuto le proprie obbligazioni o se il giudice lo autorizza al pagamento del debito per capitale ed interessi scaduto a tale data”.

Nel caso in esame, il debitore, travolto negli anni da gravi problemi familiari e lavorativi, si era trovato nell’impossibilità di proseguire con il pagamento delle rate del mutuo. Ciò aveva spinto l’istituto di credito a risolvere il contratto e ad avviare una procedura esecutiva sull'immobile.

Di fronte a una situazione economica fortemente compromessa, i legali hanno depositato un piano di ristrutturazione dei debiti che ha permesso al cliente di presentare una proposta concreta e vantaggiosa sia per sé che per i creditori. In sede di valutazione, è stato messo in evidenza il profondo squilibrio tra le entrate e gli obblighi mensili, tale da rendere impossibile il rientro dai debiti al di fuori della procedura giudiziale.

Il Tribunale, valutando positivamente la proposta, ha accolto il piano presentato dai legali autorizzando il debitore a:

  • saldare solo il debito per capitale e interessi scaduto fino alla data della domanda;

  • riprendere regolarmente il pagamento delle rate del mutuo;

  • rateizzare i debiti residui verso enti pubblici e Agenzia delle Entrate Riscossione in un arco temporale di tre anni.

Un aspetto centrale della decisione è stato il riconoscimento della meritevolezza del soggetto, che nel tempo aveva cercato in buona fede di far fronte ai propri obblighi, pur in condizioni avverse, senza aggravare la propria esposizione e salvaguardando le esigenze fondamentali della famiglia.

Grazie alle norme introdotte nel luglio 2022, il debitore ha potuto ritrovare l'equilibrio finanziario, evitando la perdita della casa e ponendo fine alle azioni di recupero crediti.

Questo caso rappresenta un esempio concreto di come il codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza possa fornire strumenti efficaci per affrontare situazioni di crisi economica e salvare l'abitazione, offrendo una seconda possibilità a chi dimostra volontà e responsabilità nel voler superare un momento di difficoltà.

 
 
 

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